Assoreca rappresenta storie e imprese, webinar in partnership con Università Ca’ Foscari di Venezia e RemTech Expo
Giovedì 25 marzo si è tenuto il webinar – in partnership con Università Ca’ Foscari di Venezia e RemTech Expo – “Interventi di bonifica nelle aree agricole: nuove problematiche e prospettive di sviluppo”, in cui si sono analizzati gli approcci internazionali ed europei alle bonifiche agricole e le complesse problematiche correlate.
Nel corso del seminario, che ha visto come moderatore il Presidente di Assoreca Prof. Avv. Angelo Merlin, sono intervenuti: l’Ing. Andrea Sconocchia, ARPA Umbria e componente Comitato Scientifico RemTech Expo, la Dottoressa Eleonora Beccaloni, Istituto Superiore di Sanità, il Professor Antonio Marcomini, Prorettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia e la Dottoressa Silvia Paparella, Amministratore Delegato di Ferrara Fiere e General Manager RemTech Expo.
Dal digital meeting è emerso quanto lo stato del suolo sia severamente afflitto dall’inquinamento e quanto siano pericolose le conseguenze che questo minacci di generare sui servizi ecosistemici legati al terreno. La principale causa del grave stato sofferenza è certamente da ricercare nell’intensivo utilizzo di una serie variegata di contaminanti chimici e biologici cui è da decenni sottoposto.
Il suolo svolge un ruolo centrale nel raggiungimento dell’ambizioso obiettivo europeo di divenire entro il 2050 un’area climaticamente neutrale; in quanto principale serbatoio di carbonio, il terreno svolge un ruolo importante nella mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra, nonché nella strategia di conservazione della biodiversità.
Le sfide per la gestione sostenibile delle aree agricole includono nuovi strumenti valutativi capaci di rendere operative metodologie di tipo genomico; attraverso il sequenziamento del DNA/RNA, i ricercatori si impegnano ogni giorno a migliorare la salute del suolo. L’attuale approccio scientifico mette a disposizione nuovi strumenti gestionali: droni, agricoltura digitale, agricoltura di precisione, reti di sensori, sistemi di calcolo, la gestione e la condivisione di dati tra i soggetti della filiera diviene sempre più precisa e consapevole e quindi l’ottimizzazione dei processi produttivi si sta trasformando in una soluzione reale e in una prospettiva di vita eticamente intesa.
Per raggiungere i traguardi sperati è fondamentale il coinvolgimento dei vari portatori di interesse, di accrescere la consapevolezza del singolo e riuscire a guadagnare un beneficio collettivo e in larga scala. Posto che sarà il cibo a fornire un potente strumento per aumentare la coscienza sull’importanza dei suoli, è necessario divulgare il più possibile la conoscenza e sviluppare soluzioni attuabili per ripristinare la salute e le funzioni naturali della terra.
Cosa fare nell’immediato:
CARATTERIZZAZIONE ampia, approfondita e capillare del suolo che, a differenza dell’ambiente acquatico, è ancora poco conosciuto. Quindi sviluppare studi di caratterizzazione, analisi di rischio e raccogliere dati a livello europeo e italiano al fine di comprendere meglio la dimensione del problema suoli agricoli contaminati; questa dimensione tutt’oggi non è ancora definita.
ANALISI DI RISCHIO: occorre fare di più attraverso la creazione di un know-how, mettere a disposizione strumenti informatici ad hoc capaci di implementare l’analisi di rischio da ingestione di prodotti agricoli campionati da aree contaminate.
INTERVENTI DI RIMEDIO, quindi TECNOLOGIE DI BONIFICA: individuare quali tecnologie sostenibili siano effettivamente implementabili per il trattamento dei possibili diversi inquinanti presenti nelle aree agricole.
Assoreca pensa al futuro, alimentando una rete in continua formazione, direzionata verso un domani e un oggi caratterizzati da sostenibilità e consapevolezza.