Questa mattina l’Ing. Chiara Sacco, Vice-Presidente della sezione “Consulenza e Ingegneria” della nostra associazione, interviene come rappresentante di Assoreca ad una lezione del Master STEPS-HSE della Cà Foscari Challenge School di Venezia. Portare testimonianza dei nostri valori anche tra i più giovani è motivo di forte entusiasmo e grande orgoglio.
Il contributo che l’Ingegner Sacco ha voluto apportare in questa lezione è stato quello di condividere la propria esperienza umana e professionale, esortando le nuove leve a perseguire con energia, linfa e motivazione un percorso fondato su principi di eticità e sostenibilità. Uno spaccato importante consegnato alla visione degli studenti per trasmettere una visione di potenzialità e applicazione relativa agli ambiti dell’Ingegneria, delle imprese e del lavoro, impostate a partire dal rispetto per l’ambiente.
L’Ing. Chiara Sacco, dopo aver mostrato agli studenti del Master STEPS-HSE l’organigramma di Assoreca, ne ha sottolineato il valore in termini di rappresentatività e condivisione di idee concrete e ragionate tra figure professionali di altissima esperienza e competenza. Il confronto tra gli ambiti della nostra associazione e il mutuo scambio che dalla nostra fondazione avviene tra i segmenti Consulenza e Ingegneria, Laboratori e Imprese, crea quella diversità capace di generare quella cultura attraverso la quale è possibile lavorare insieme e strutturare progetti di profondità intellettuale e di interscambio etico tra individui in armonia con la natura.
L’Ingegner Sacco questa mattina ha raccontato alcune delle esperienze che rendono articolato il suo bagaglio, umano e professionale, ed ha spiegato come non basti avere competenza tecnica nella gestione delle criticità che si possono verificare; soprattutto in materia di ambiente è infatti necessario confrontarsi con il tessuto Paese, con l’Universo Europa e con altri attori che nello scenario di riferimento operano.
Nella specificità dell’HSE Management, l’Ingegner Sacco, ha portato esempi pratici estrapolati dalla sua ventennale esperienza sul campo, italiano ed estero. Per l’estero in particolare si è riferita all’applicazione in prima persona in multinazionali industriali italiane attive nei Balcani, in Medio-Oriente e in America Latina. Ha raccontato come le grandi imprese del Bel Paese lavorino fuori dai confini, come cerchino in ogni caso di essere fedeli a linee guida aziendali e ai propri commitment in materia di HSE anche dove la normativa magari non lo richiederebbe.
Da questa sua esperienza ha tratto diversi spunti che ha voluto questa mattina condividere con gli studenti del Master STEPS-HSE della Cà Foscari di Venezia; il primo è sicuramente il valore della competenza, composita di molti elementi: primo su tutti la tecnica, quindi conoscere i processi dell’azienda in cui si opera (processi tecnologici, linee produttive, impianti, materie prime e il cosa si fa in quella data azienda). La tecnica come strumento di gestione e competenza: saper gestire e prevedere i rischi in materia di salute&sicurezza e ambientale e mettere in atto fin da subito misure di protezione, è basilare per continuare a migliorare e ridurre gli impatti di ogni impresa.
La tecnica dialoga costantemente con il saper gestire i rischi, con i lavoratori all’interno dello stabilimento ed in relazione agli stakeholder. In un mondo globale in cui nessuno è isolato è di assoluta importanza sapersi confrontare con enti di controllo, banche, comunità locali e con tutti coloro che sono impattanti sull’attività produttive di riferimento dell’azienda che si rappresenta.
La gestione dei rapporti è seguita necessariamente dall’aspetto normativo, dalla competenza normativa. L’ambito regolato in cui ogni impresa deve muoversi è da intendersi come prezioso strumento e necessariamente deve rientrare nel background di conoscenza di ogni HSE Manager di successo, di ogni HSE Manager capace di fare la differenza.
Per capire le prescrizioni, che hanno base tecnica forte, bisogna conoscerne profondità e implicazione. Non basta concentrarsi sul singolo requirement, occorre capirne la logica complessiva, quali siano le azioni da attuare per agire in conformità e poterne seguire l’evoluzione. Il quadro normativo non è mai statico, è dinamico! In un quadro normativo nel quale si intrecciano livelli giurisdizionali diversi e provvedimenti contrastanti, l’interpretazione normativa risulta basilare, nella gestione e nella previsione di ogni criticità che possa presentarsi. Essere capaci di entrare all’interno degli ingranaggi regolatori, della propria azienda e della legislazione in cui essa opera, avendo chiare le competenze dei diversi enti, questa è la chiave del successo di un HSE Manager e di un’impresa.
É quindi articolato e complesso costruire un autentico profilo di competenza di un HSE di valore, ma sicuramente non impossibile. Nel nostro contemporaneo risulta essere anzi prioritario saper formare figure responsabili poiché queste consentiranno ad ogni impresa di incedere con sicurezza nel futuro, sapendolo rendere consapevole e sostenibile. Oggi l’HSE è necessario ad ogni azienda che voglia proiettarsi nel mondo e nel futuro nel mondo con competenza, tecnica e conoscenza.
Assoreca ancora una volta pensa al futuro, assume il ruolo di faro e guida, alimentando una rete in continua formazione, sempre in movimento verso il domani e mirando ad un futuro sostenibile e consapevole.